Chiesa Rupestre di Santa Maria in grotta – Rongolise (CE)
Sabato 21 settembre 2019. Grazie all’aiuto e all’ospitalità di cari amici, abbiamo avuto il grande piacere di visitare una delle tante perle storiche del nostro territorio, a molti sconosciuta in quanto ubicata in zona periferica, immersa tra gli uliveti e le vallate fiorite del casertano. Trattasi della Chiesa Rupestre di Santa Maria in grotta, sita in Rongolise (frazione di sessa Aurunca), una piccola cappella datata intorno al 1300 d.C.
Suddetta Chiesa trova corrispondenza con l’ambito iconografico in quanto le raffigurazioni sacre affisse sulle sue pareti – sebbene non siano vere e proprie icone, bensì affreschi pittorici – richiamano al loro interno molteplici elementi di carattere bizantino.
E parlando di bizantino, impossibile non sottolineare gli affreschi risalenti al 900 d.C. posti sui lati della cella, dove possiamo riconoscere e contemplare soggetti come la Vergine in trono, la dormitio virginis (la dormizione della Vergine), San Tommaso, San Michele Arcangelo che pesa le anime, Santa Margherita, Sant’Onofrio e il profeta Esdra.
L’altare di fronte all’entrata è stata sicuramente aggiunto in un secondo momento, andando a ricoprire parte del bellissimo affresco raffigurante la Madonna in Trono con il Bambino che regge il rotolo, entrambi circondati da due angeli. Anche la presenza di pitture parietali riproducenti in particolare San Sebastiano e svariate Madonne che allattano suggeriscono l’aggiunta successiva di sequenze pittoriche databili tra il XV e il XVI secolo.
Annessa alla cappella vi è una struttura in pietra con una duplice funzione, una domus abitativa che al suo interno ingloba un frantoio (presumibilmente i proprietari terrieri dell’epoca i quali vivevano con le loro famiglie, producevano olio sul posto dalle olive degli appezzamenti terrieri adiacenti).
È stata una visita davvero affascinante; inutile tentare di esprimere le emozioni che ci hanno catturato, l’unico modo per poterle vivere a pieno è quello di visitare personalmente questo luogo mistico, lontano dal caos cittadino che a distanza di decenni conserva silenziosamente immagini che da sempre fanno parte della nostra cultura artistica e storica.
Nella speranza che questo prezioso patrimonio – testimone del passato – possa essere di giorno in giorno sempre più valorizzato e portato a conoscenza del popolo, sento il dovere di ringraziare pubblicamente l’incessante lavoro di conservazione dell’Associazione Culturale “Ro’ Centimbero” (presieduta dal dott. Russo Gino) che volontariamente e gratuitamente si adopera per la guardia e la cura del luogo (il quale purtroppo nel corso del tempo è stato vittima di atti vandalici e scempi di natura edile, ma che nonostante ciò continua a rendere omaggio all’Amore di Dio espresso attraverso i doni dell’arte).