L’icona dell’abbraccio degli sposi è estratta dalle tavole che l’iconografo Antonio Bongiorno ha scritto per il cantico dei Cantici, “LO SPLENDORE DELL’AMORE”, (ed. Paoline, 2009) .
Cit
… Lui e Lei, abbracciati, escono dal deserto per salire al luogo dell’amore. Nel cammino irto di difficoltà, tra le dune del deserto, l’amata non è sola ma si appoggia al suo diletto. La sposa è simbolo del popolo di Israele condotta da Dio nelle lande deserte per parlare al suo cuore e farla convertire: <<Perciò, ecco, io la sedurrò, /la condurrò nel deserto/ e parlerò al suo cuore>> (Os 2, 16), <<Ti farò mia sposa nella fedeltà / e tu conoscerai il Signore>> (Os 2, 22).
Don Giuseppe Menditto, della Diocesi di Aversa ne approfondisce ulteriormente la lettura affermando che il messaggio teologico che racchiude quest’icona riguarda le nozze tra lo Sposo (Cristo) e la sua sposa (Chiesa). Le due case rimandano alla Gerusalemme Celeste che incontra quella terrena. La pianta è quella della vite che produce l’uva dalla quale si ricava il vino, simbolo della festa eterna. Inoltre lo Sposo sta coprendo con il suo manto azzurro – la santità – la sposa per dire a chi guarda che essa sarà Santa poiché Lui è Santo.